LA SFIDA PRIMARIA E’ AGGREGARE
COSA SERVE PER AVVIARE E GESTIRE UNA CER
• Professionalizzazione
• Risorse proprie umane e finanziarie
• Complessità da gestire su orizzonte di 20 anni
• Finanza, ingegneria, impresa, gestione tecnico economica- finanziaria
• Strumenti: piattaforma HW e SW, impiantistica, energy boxes efficienza
• Programmazione, progettazione, realizzazione collaudi, gestione e manutenzione
ANFITEATRO facilita l’aggregazione
La scelta del S.A. è finalizzata a contenere i costi di costruzione e gestione dei lavori e dei servizi necessari per tutta la durata della vita della CER.
Una scelta iniziale sbagliata del S.A. porterà la CER a costi di costruzione e gestione non adeguatamente controllati quindi alla perdita di competitività.
IL RUOLO DEL S.A.
• Educare con apposita informazione nonché formazione i membri che aderiscono alla CER in termini di cultura del risparmio energetico, mettendo a disposizione delle utenze i necessari supporti HW e SW per massimizzare l’autoconsumo, da finanziare con il risparmio energetici
La vita della CER prosegue dopo la costruzione con le seguenti fasi:
- Il S.A. può realizzare gli impianti chiavi in mano dei PROSUMER e relativo collaudo ed allaccio in rete e loro messa a disposizione della CER
- Il S.A. può occuparsi di tutta la gestione della CER PER TUTTA LA DURATA DELL’INCETIVO DEL Soggetto attuatore GSE
ùÈ interesse della CER che la gestione sia unitaria e affidata a chi ha progettato e costruito l’impiantistica per avere un unico interlocutore responsabile dei risultati gestionali finali (tecnici prestazionali, amministrativi, fiscali e contabili)
Il S.A. è pagato attraverso gli incentivi di legge in un orizzonte di 20 anni quindi è direttamente interessata ai RISULTATI della gestione.
PERCHE’ SCEGLIERE S.A. idoneo
- semplicità e velocità operativa assicurate, efficacia, efficienza ed economicità
- pieno utilizzo delle potenzialità del mercato e della concorrenza per la ricerca dei partners;
- necessità di esprimere capacità di centrale di committenza e governance tecnica;
- assicurati gli obiettivi di economicità, efficienza ed efficacia;
- assicurata la competitività dell’offerta finale all’utenza pubblica e privata.
L’approccio rivolto ai luoghi è il solo capace di rispondere alle paure, alla rabbia e all’offerta di idee dei cittadini e di accrescere nella popolazione la possibilità di rimuovere gli ostacoli ai propri disegni di vita.
ANFITEATRO vuole rappresentare i suoi iscritti verso le Regioni, grazie alle manifestazioni di interesse degli aderenti all’Associazione, stimolando gli enti a supportare quello che è il quadro legislativo regolatorio di riferimento, armonizzando e introducendo una serie di funzionalità che possano garantire ulteriormente lo sviluppo e la diffusione di meccanismi virtuosi, promuovendo una serie di strumenti che vadano ad incentivare iniziative che contrastino la povertà energetica e valorizzino le risorse locali.
VEDIAMO IN DETTAGLIO:
L’approccio rivolto ai luoghi muove dalla consapevolezza che gran parte delle conoscenze necessarie per i processi innovativi – che attivano lo sviluppo di un luogo – è incorporata nelle persone che abitano quel luogo, ma anche che solo un confronto acceso, informato e ragionevole fra quelle persone, aperto alla conoscenza dei centri di competenza esterni, privati e pubblici, può davvero attivare sviluppo. Inoltre le politiche settoriali generali devono essere “piegate” alle conoscenze ed esigenze dei singoli luoghi.
Investire su risorse umane adeguate affinché quelle regole “mordano”. Questo è vero per tutti i fronti in cui la svolta si articola: Anfiteatro per un Confronto acceso, informato, ragionevole e aperto in ogni luogo.
Nuova governance: il Codice di condotta per il partenariato hanno messo le basi affinché quel confronto avvenga e sia aperto a tutti i soggetti “interessati dall’uso dei fondi.
Purtroppo, non si è investito nelle risorse umane necessarie per calare questa svolta nei singoli luoghi.
I soli cambiamenti da prevedere sono quelli necessari affinché gli ORDINI PROFESSIONALI E GLI ENTI facciano un passo avanti, così da diventare per tutti i cittadini non più il controllore lontano ed ex-post delle procedure, ma il promotore vicino ed ex-ante dei contenuti.
CONCLUSIONE
Costruire un nuovo modello di Governance per le CER dà al territorio una grande opportunità.
I risultati si ottengono – anche al di sopra delle aspettative – se si dispone di quattro ingredienti
- una squadra coesa, affiatata e molto competente;
- convinzione nei propri mezzi e capacità di costruire alleanze
- capacità di elaborazione tempestiva dei dati,
- affiatamento fra politica e amministrazione